Messico, il cui numero 10 Cuauhtémoc Blanco segna su calcio di rigore e batte la Croazia. 1945 – Alla ripresa delle attività agonistiche, la società viene ricostituita con denominazione di Associazione Calcio Venezia. 1930 – Cambia denominazione in Società Sportiva Serenissima. Al contempo Joe Tacopina esce dalla compagine societaria, che subisce un rimpasto nella composizione azionaria: il controllo della società passa al soggetto VFC Newco 2020 LLC e la presidenza è attribuita a Duncan Niederauer. Il girone di ritorno tuttavia è foriero di una crisi di risultati, che riduce i lagunari al decimo posto finale, fuori dunque dalla corsa promozione. Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Comincia un periodo di grave crisi per gli arancioneroverdi, che dopo la vittoria contro il Torino inanellano 8 sconfitte consecutive, che costano la panchina a Zanetti. Il girone di ritorno vede invece un Venezia molto più in difficoltà, con punti raccolti solo contro Empoli, Torino e Genoa, facendosi recuperare terreno dalle inseguitrici (Salernitana e Cagliari).
Inserita nel girone B di Lega Pro la formazione lagunare, forte di un organico assemblato con giocatori d’esperienza in categorie superiori quali Alexandre Geijo, Maurizio Domizzi, Simone Bentivoglio e Agostino Garofalo, si propone fin dalle prime giornate come pretendente alla promozione: issatasi in prima posizione sul finire del girone d’andata, riesce progressivamente a distaccare le inseguitrici (su tutte Parma, Pordenone e Padova) e infine ad assicurarsi la matematica vittoria del proprio raggruppamento con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie al pareggio casalingo per 1-1 ottenuto il 15 aprile 2017 contro il Fano. Simone Bentivoglio e Mauro Coppolaro. 1983 – Al termine della stagione la società A.C. Venezia fallisce, e la squadra insieme al ramo d’azienda sportivo viene aggiudicato alla neonata Calcio Venezia S.r.l. In una situazione di classifica già gravemente compromessa, a tre gare del termine i lagunari tornano a vincere contro il Bologna in un rocambolesco 4-3 al Penzo, ma la retrocessione arriva matematicamente alla giornata successiva, complice vittoria della Salernitana.
Dopo il breve interim di Andrea Soncin, magliette da calcio dalla 13ª giornata la squadra è affidata al tecnico Paolo Vanoli. Dalla maglia biancazzurra indossata, alla maglia prodotta. La mascotte del club etneo è l’elefante (‘U liotru in catanese), simbolo della città, indossante la classica maglia palata rossazzurra. «La maglia è il simbolo di una società. Il 21 luglio seguente a Roma viene dunque firmato l’atto notarile di costituzione di un nuovo soggetto giuridico, denominato Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica e patrocinato da una cordata statunitense ufficialmente capeggiata da James A. Daniels, imprenditore edile e CEO della High Ridge Brands (holding attiva nella produzione e distribuzione di detergenti, attiva nel Nordamerica), coadiuvato dagli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli. Alla vigilia del campionato 2016-2017 la società semplifica la denominazione in Venezia Football Club e decide di affidare la panchina della prima squadra a Filippo Inzaghi. 1934 – Cambia denominazione in Associazione Fascista Calcio Venezia. 1989 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Venezia 1907 S.r.l.
2006 – Cambio di denominazione in A.S.D. Le origini della produzione di materiale rotabile sono collegate all’acquisizione dell’ALFA da parte di Nicola Romeo. Ci sono molti siti web e app che offrono questo servizio, ma non tutti sono sicuri o legali. La squadra chiude la stagione con la miglior difesa del raggruppamento (appena 29 gol subiti) e il secondo miglior attacco, portando al gol ben 16 giocatori; i migliori marcatori stagionali per i lagunari sono Stefano Moreo e Alexandre Geijo che chiudono la stagione entrambi con 10 reti all’attivo. Il Venezia vince l’andata in trasferta per 0-1, mentre la partita di ritorno allo stadio Pier Luigi Penzo vede gli avversari granata andare a segno e poi ottenere la superiorità numerica in virtù di un’espulsione tra i lagunari. Al turno preliminare dei play-off, in gara unica i lupi superano dopo i tempi supplementari per due reti a una lo Spezia in trasferta (reti di Zito e Comi), qualificandosi per la semifinale contro il Bologna. Vicenza, dopo lo 0-0 in casa, perde per 2-1 in trasferta mancando la promozione e restando per il sesto anno di fila in terza serie. Per il secondo anno di fila Emil Zubin si conferma capocannoniere del girone con 23 reti.
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