Maglie calcio con nome e numero primo anno

11 de abril de 2025 Por w68638

Sembra la fine prematura del calcio a Terni, e invece già nel 1929-30 si riparte grazie ai fratelli Bosco, nomi mitici per l’industria ternana. Dopo un solo anno d’attività, l’US Terni si fonde a sua volta con il Football Club Terni, dando vita all’Unione Sportiva della Società Terni che nel 1926-27 gioca un altro torneo d’avanguardia; si va a uno spareggio finale al Motovelodromo Appio di Roma contro il Savoia, che viene battuto 1-0 con conseguente promozione nel campionato di Prima Divisione. Ternana, viene ripescata in Serie B dopo aver ben figurato nella stagione 1945-46. Nel 1946-47 la squadra manca la Serie A di un soffio, preceduta in classifica solo dalla Salernitana di Gipo Viani, mentre l’anno successivo si vede retrocedere in Serie C in seguito alla riduzione dei quadri per il torneo cadetto. La passione è tanta, nascono due diverse società: l’Unione Calcistica Ternana nel 1918 e il Terni Football Club nel 1920, che per la prima volta adotta le maglie a strisce rosse e verdi. Nel 2002, la già citata serie di Congressi internazionali ICQE approda per la prima volta in Russia e il Prof. Svelto viene nominato, insieme con un collega russo, co-Presidente del Comitato Scientifico.

È sempre Corrado De Sio a guidare il sodalizio rossoverde, ma le difficoltà non riescono a essere superate e nel 1959 si trova costretto a rimettere il tutto nelle mani del sindaco Ezio Ottaviani. È una stagione di transizione, visto che l’anno dopo la società passa nelle mani di Adriano Garofoli (che sarà anche presidente della Confindustria Umbra negli anni 2000), e la guida tecnica è affidata a Pietro Santin prima e Omero Andreani poi. Il calcio professionistico lo ha conosciuto solo nelle amichevoli estive (Portsmouth in primis of course). Tra gli altri si ricordano Filippo Mangiavecchi ed Emiliano Abate, che anni dopo saranno tra i promotori della nascita di una vera e propria società, che viene creata però solo nel 1915, e porta il nome di Interamna Football Club, seconda maglia psg 2025 in onore del nome latino della città. L’anno successivo si decide di vendere i migliori per allestire una squadra molto giovane, con il capitano Orlando Strinati che subentra in corsa nel doppio ruolo di allenatore-giocatore, ma talmente inesperta e arrangiata da finire addirittura nel campionato regionale di Promozione. Fatto sta che i tifosi rossoverdi sono in tripudio, dopo anni di bocconi amari si respirerà aria di Serie A, di grande calcio; l’euforia durerà solo una stagione, visto che il campionato seguente si chiude all’ultimo posto, troppo inesperta era la squadra.

Torna anche Giorgio Taddei, presidente ai tempi della Serie A, in squadra gioca un giovane Stefano Colantuono ma sono campionati mediocri, sempre sull’orlo della retrocessione, che alla fine arriva nel 1985-86. Dopo anni di successi, la società è allo sbando, i tifosi sfiduciati, la città distante dalla squadra. Nel 1928-29 si assume il titolo di Polisportiva Fascista Ternana, che però si scioglie dopo una sola stagione, lasciando liberi i propri giocatori. L’Almanacco Panini ne riporta 135, includendo però anche gli incontri dell’Under 23 e alcune gare della nazionale olimpica. La stagione seguente inizia con la solita suspense, la squadra si iscrive in extremis confermando però in blocco i protagonisti della partita di Cesena. Con Claudio Tobia come allenatore e una squadra costruita in extremis con molti giocatori, almeno sulla carta, sul viale del tramonto avviene il miracolo; il campionato è dominato da tre squadre: Ternana, Fidelis Andria e Chieti, che impattano a 48 punti a fine stagione. 1909-1913 – Non partecipa ad alcun campionato di calcio. Istrana ha una ricca tradizione sportiva, prima ancora che sorgessero Società od Associazioni più o meno organizzate, esistevano aggregazioni spontanee di giovani, appassionati per lo più di calcio e ciclismo che si cimentavano in gare rionali o frazionali, alimentando rivalità e campanilismi atavici.

Fondata nel 1925, è oggi la 53ª squadra italiana per tradizione sportiva. Club dalla grande tradizione e dal ricco palmares anche sul fronte internazionale, una società che si distingue per un abbinamento cromatico unico a livello mondiale: strisce verticali nere e azzurre con dettagli in bianco. A tre giornate dalla fine, il Catania vanta cinque punti di vantaggio, ha due partite esterne e lo scontro diretto contro le Fere. La fiducia sembra tornare, la campagna acquisti è di tutto rispetto, arrivano a Terni nomi del calibro di Paolo Di Canio, Vincenzo D’Amico e Domenico Di Carlo, ma alla penultima di campionato la sconfitta a Pesaro contro la Vis relega i rossoverdi al terzo posto. Fabio Petroni. Il pessimo inizio di campionato della stagione 2019-2020 condurrà all’avvicendamento in panchina tra Francesco Baldini e Fabrizio Castori, cambio che non eviterà la retrocessione in Serie C sancita all’ultima giornata, nonostante l’ottimo girone di ritorno e l’ultimo successo interno sul Crotone. 1977-78 – 2º nel girone B della Prima Categoria Veneto. Tuttavia, la coppa fu rubata nel 1983 e non più ritrovata, facendo sospettare che fosse, probabilmente, stata fusa dai ladri. Questo fino al 1º gennaio 1970 quando, unitamente alla maglia crociata, la Parmense diventa Parma A.C. e adotta lo scudo con la croce nera in campo bianco e le strisce verticali gialloblù, utilizzato fino agli anni 2000 (anche se prima del 1983 raramente apposto sulla maglia).

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